{gspeech style=1 language=it autoplay=1 speechtimeout=0 registered=2

amicipersempreQuando Dio dà un incarico non lo fa, prima di tutto, per dare un compito – ricordo sempre a me stesso che lui potrebbe fare prima e meglio da solo – ma lo fa perché vuole fare un dono alla persona stessa destinataria dell’incarico.
In pochi mesi, da cappellano sono diventato prima parroco di Voltabrusegana e poi anche parroco di Mandria, dirigente di due scuole parrocchiali e responsabile di un centro di accoglienza.

Devo ammettere che questi passaggi repentini e complessi non sono stati sempre facili da gesti-re, ho dovuto cimentarmi in esperienze che non avevo mai fatto prima ma, senza dubbio, in questi anni sono cambiato: mi sento maturato come uomo, come cristiano e come pastore che guida delle comunità. Ringrazio davvero il Signore, ma forse, più di lui, ringrazio voi tutti: anche se magari non ve ne siete resi conto, ogni esperienza e ogni incontro hanno contribuito a farmi diventare un uomo diverso. Per tutto questo, grazie.

Ci siamo cimentati in tanti ambiti, penso particolarmente a quelli della formazione/annuncio e della carità, insieme abbiamo celebrato e ricevuto la presenza del Signore nelle nostre liturgie, abbiamo condiviso le gioie come anche le fatiche e i drammi; sento che ci siamo voluti bene, nella verità, anche quando c’è stato qualche inevitabile conflitto. Certamente sento anche il rammarico e chiedo perdono per quello che non sono riuscito o non ho voluto fare, a chi si aspettava qualcosa di diverso e non l’ha ricevuto e a chi in qual-che modo posso aver allontanato.

Oltre al “grazie” che ritorno a dirvi, con fede riconsegno tutti questi anni nelle mani di Dio perché possa completare quello che non sono riuscito a fare.

Fraternamente,
don Lorenzo

 

salutodonlorenzo2022

Pin It

Click to listen highlighted text! Powered By GSpeech