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09012021Dal Vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.

Quante volte, Signore, abbiamo il cuore indurito e pensiamo di farcela da soli! Ma poi ci troviamo smarriti, in mezzo al mare, con il vento contrario, con tutta la fatica di remare: avvertiamo il peso di andare avanti, di
credere, di sperare in un mondo migliore. Eppure tu ci vieni incontro.
Anche oggi, Signore, tu ci dici: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Signore, rafforza la nostra fede, sciogli il nostro cuore e continua a darci speranza.

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