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opsa2016Sichem rappresenta l’ultima tappa del cammino nella Comunità dei ragazzi prima del passaggio alla Comunità dei giovani.
Ai ragazzi che ne fanno parte sono proposti dei laboratori (musica, arte e teatro, comunicazione) per far vivere loro l’esperienza del servizio nella comunità e l’incontro con lo spirito missionario. In questo breve articolo i ragazzi ci raccontano la loro visita ad un’importante struttura di accoglienza della nostra diocesi, l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio a Sarmeola, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.

Sabato 2 aprile 2016 è stata la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. È stata istituita dalle Nazioni unite (ONU) nel 2007. In questa giornata gli edifici più caratteristici si colorano di blu a sostegno di questa causa.

I casi di autismo in Italia non sono censiti, ma le stime parlano di circa mezzo milione. Le strutture adatte alla cura e al trattamento di questo problema sono ancora poco presenti in Italia, ma una delle prime costruite è l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio (OPSA) a Sarmeola.

La struttura è stata progettata subito dopo la seconda guerra mondiale e inizialmente ospitava solo nove ospiti, tutti bambini, ma col tempo si è affollata fino ad arrivare, ad oggi, a contare 1200-1300 persone tra ospiti e personale (è gestita da suore di tre gruppi diversi più oltre 600 persone qualificate). L’OPSA occupa circa 4 ettari di terreno comprendenti una chiesa, un piccolo ospedale, una cucina, un auditorium, una ludoteca, una palestra e sette condomini per gli ospiti e per le suore in visita.

Grazie a suor Paola, la nostra guida all’interno dell’area, abbiamo scoperto che le suore girano per questi 4 ettari in bicicletta e non devono preoccuparsi della pioggia perché c’è un lunghissimo corridoio coperto che collega le varie infrastrutture.

La cosa che ci è piaciuta di più è come questo posto, pur essendo una specie di ospedale, possa essere accogliente e caloroso.

La redazione del gruppo Sichem

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