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In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

È vero, Signore: prima del parto i dolori sono forti. Con il progresso della medicina si possono alleviare, ma chi partorisce in modo naturale sa che la sofferenza c’è, ed è tanta. Eppure, nel momento in cui nasce un bambino, la mamma dimentica completamente i dolori che ha patito: la gioia cancella la sofferenza.
Signore, tu ci assicuri che anche il nostro dolore si trasformerà in gioia, una gioia che nessuno ci potrà togliere. E come davanti a un bambino che nasce non abbiamo parole ma solo silenzio per contemplare il miracolo della vita, allo stesso modo quel giorno saremo in silenzio nella contemplazione della vita nuova insieme a te. Nel frattempo, Signore, resta vicino a noi con la forza del tuo Amore, della tua Parola, dei sacramenti, e sostienici con la gioia della tua Resurrezione.
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