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Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

Anche se avevi dodici anni, Gesù, tutti erano stupiti ascoltando le tue Parole.
Lo stupore lascia senza fiato, è qualcosa di più della gioia e ci fa avvertire la presenza del divino.
Fa’, o Signore, che possiamo non solo stupirci delle tue Parole, ma anche custodirle per tutta la vita.
Come Maria, fa’ che possiamo custodire la tua Parola, riceverla come un seme prezioso e farla fruttificare.
Come Maria, fa’ che possiamo accogliere la tua Parola, meditandola, facendo memoria di ciò che hai già fatto per noi e chiedendoci cosa ci vuoi dire nell’oggi che viviamo.
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