Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Allontana da noi, Signore, l’ipocrisia, il desiderio di apparire per farci belli agli occhi degli altri.
Donaci di essere noi stessi in ogni circostanza e di saper dare tutto noi stessi e non il superfluo.
Domenica scorsa, 23 aprile i ragazzi del gruppo Betsaida di Voltabrusegana hanno ricevuto la consegna del Credo.
Credo Simbolo, atto o professione di fede sono i diversi modi di chiamare quella formula con cui Noi Cristiani dichiariamo agli altri ed al mondo quali sono i pilastri della nostra vita, quello in cui ci riconosciamo.
Per sintetizzare il percorso svolto durante l’anno e raffigurare creativamente il simbolo della nostra fede, i ragazzi hanno realizzato un piccolo lavoro:
• un vaso… la chiesa, tutti noi,
• la terra… il Padre, creatore,
• un germoglio… il figlio salvatore
• ed una girandola… il vento, uno degli elementi con cui rappresentiamo lo spirito Santo, l’amore di Dio
Durante la celebrazione, abbiamo spezzato, rotto, un piatto in terracotta con raffigurato da un lato Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo ed i nomi di tutti i partecipanti del gruppo a rappresentare la Comunità Cristiana e Chiesa; dall’altro i testi del Credo, quello degli apostoli (Simbolo degli Apostoli) e quello Niceno-Constantipolitano. Ad ogni uno dei partecipanti al gruppo ne è poi stato consegnato un pezzo alla riscoperta del significato della parola Simbolo.
Simbolo deriva dal greco sýmbolon, con il significato di segno di riconoscimento. Era pratica diffusa fra coloro che stipulavano un contratto o un accordo scambiarsi un "simbolo", spesso una moneta o un sigillo spezzati, conservandone un pezzo ciascuno. I due pezzi dell'oggetto, gli unici che potessero combaciare perfettamente, avrebbero fornito ai contraenti (ma anche ai loro eredi) la garanzia di riconoscersi in futuro. Ognuno di questi due pezzi veniva detto simbolo.
Da ciò derivano i Simboli cristiani come professione di fede e come segno di riconoscimento fra le prime comunità cristiane. Formule brevi, facili e precise, che dovevano servire a "riconoscersi" come comunità e a mantenere l'uniformità della fede.
Un grande ringraziamento a Don Mattia per la celebrazione e la disponibilità dimostrata, a Don Marco per l’incontro del Sabato, al coro che con maestria ha saputo rendere il momento molto accattivante e leggero assecondando le richieste un po’ pazzerellone di noi catechisti, ed a quanti hanno partecipato in diversi modi per la riuscita di questo splendido momento.
Accompagnatori gruppo Betsaida.
Durante la veglia pasquale del Sabato Santo i ragaz-zi del gruppo Gerusalemme di Voltabrusegana han-no vissuto e ricevuto i sacramenti della Conferma-zione e prima Comunione portando a compimento il loro percorso di iniziazione cristiana (travagliato a causa della pandemia) e vivendo intensamente, in-sieme alle loro famiglie e a tutta la comunità, il Tri-duo pasquale. La festa è continuata con il ringrazia-mento domenica scorsa durante la celebrazione delle 11.00.
Il calore di quella serata, ognuno di noi lo ha potuto sentire e vedere in questi ragazzi emozionati e pronti a ricevere lo Spirito Santo. È stato un mo-mento commovente e coinvolgente accompagnarli ai sacramenti nella notte in cui si ricorda quando tutto ha avuto inizio. Avendolo vissuto negli anni da mamma, con i miei figli, e poi da catechista, sono sicura che questo resterà un ricordo meraviglioso e indelebile in tutte le persone che hanno reso possibile questo importante traguardo.
Ora per questo gruppo è arrivato il momento di passare dalla Comunità dei ragazzi alla Comunità dei giova-ni, dove conosceranno la fraternità toccando e sperimentando nuove esperienze. Vi auguriamo una buona continuazione per questo nuovo cammino o, per meglio dire, per la continuazione del cammino.
Per un catechista e un animatore iniziare un cammino è una gioia immensa, ma doverli lasciare dopo averli accompagnati per anni è difficile, perché ognuno di questi bambini, ormai ragazzi, ci regala il proprio sorri-so, la propria semplicità e curiosità che resteranno nei nostri cuori per sempre.
Un ringraziamento al “collega” Matteo e a tutti gli animatori di questo gruppo che hanno camminato con me in questi anni. A Sofia, mia figlia, che mi ha convinta a ricominciare, ma soprattutto i miei ringraziamenti vanno a tutta la comunità di Voltabrusegana, dai catechisti al coro, da chi dopo il lavoro veniva a darci una mano ai genitori che contribuiscono sempre con il loro fondamentale aiuto nella realizzazione di ogni even-to. Grazie anche a Francesco Zaggia che mi ha subito appoggiato contribuendo, insieme a suo fratello, a rendere la sala polivalente accogliente offrendoci delle piante meravigliose.
Anto e lo staff Gerusalemme
Festive
Domenica ore 8.30 e ore 11.00
Feriali
Lunedì ore 18.30
Venerdi ore 18.30
Festive
Sabato ore 18.30
Domenica ore 7.30 e 10.00
Feriali
Martedì ore 18.30
Mercoledì ore 18.30
Giovedì ore 18.30
Tutti i giorni alle 18.00 nella chiesa in cui è celebrata la messa
Dal lunedì al sabato alle 7.30 nella chiesa di Voltabrusegana e alle 8.00 in quella di Mandria
Sabato dalle 15.00 alle 16.30 nel confessionale della chiesa di Mandria
Venerdì dalle 16.00 alle 21.30
nella cappellina di Mandria
Per richiedere la celebrazione di una messa
inviare un'e-mail a redazione@voltamandria.it
indicando giorno, ora della messa
e nome del defunto da ricordare