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25022020Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Talvolta ci risulta difficile restare nelle retrovie perché abbiamo il timore che lì nessuno ci noterà, che pochi capiranno che la buona riuscita del lavoro sia dipesa da qualcuno di invisibile.
Signore, quando operiamo per il bene aiutaci a mettere questo davanti al nostro desiderio di riconoscimento; aiutaci a trovare ugualmente gioia e soddisfazione in ciò che facciamo, senza diventare superbi e vanesi.

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