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Comunità

Sala polivalenteIn questi anni le nostre scuole dell’infanzia sono cre-sciute in modo esponenziale, frutto dell’eccellente lavoro della coordinatrice Patrizia, dei Comitati di Gestione, del personale scolastico e dei volontari. Sia la scuola Giovanni XXIII sia la scuola Luigi Maran hanno famiglie in lista di attesa e necessitano di ul-teriori spazi; i progetti educativi sono in continua evoluzione.

La cucina interna che attualmente abbiamo è abilitata per 125 pasti ma il prossimo settembre i pasti quotidiani da dover garantire saranno quasi 200. Tra le varie soluzioni individuate, l’ipotesi più praticabile è quella di trasformare in centro cottura la cucina parrocchiale che trova spazio negli ambienti della sala polivalente di Voltabrusegana. La strut-tura, di recentissima costruzione, ha infatti caratteristiche che si confanno adeguatamente alle normative vigenti.

Questo passaggio incrementa e qualifica la cucina di Voltabrusegana su standard molto più elevati anche per quanto concerne il servizio parrocchiale; a questo proposito ringrazio sentitamente i volontari che hanno saputo cogliere questa opportunità.

Il centro cottura funzionerà dal lunedì al venerdì per il servizio scolastico, sabato e domenica per i servizi parrocchiali; saranno garantiti i tempi delle sagre. È evidente che questa crescita permette l’utilizzo a regime della cucina per 365 giorni annui, quando finora si attestava su circa 30 giorni di utilizzo complessivi all’anno. Il vantaggio per la parrocchia è che i costi di gestione saranno a carico della scuola, che ne fa l’utilizzo maggiore; in cambio la parrocchia potrà con-cederla alla scuola a titolo gratuito (come, peraltro, accadeva già con la cucina precedente e accade con le intere strutture scolastiche, che sono di proprietà della parrocchia). Rispetto all’appoggio ad un servizio catering esterno, il vantaggio per le scuole, oltre che nella qualità del pasto, è calcolabile in un risparmio circa 30.000 euro annui.

Questo incremento ha portato all’assunzione di nuovo personale (le nostre scuole danno lavoro a quasi 30 dipenden-ti) e all’acquisto di un furgone che fungerà anche da mezzo per veicolare i pasti nelle due strutture scolastiche, inoltre chiederà sia al personale volontario che a quello dipendente maggiore attenzione, serietà e professionalità nell’utilizzo di una cucina che da parrocchiale diviene centro cottura. Per questo siamo seguiti dal responsabile sicu-rezza e HACCP che sta formando tutto il personale scolastico e i volontari parrocchiali. La cucina sarà in utilizzo solo a quelli che conoscono adeguatamente le procedure sanitarie, quindi ai volontari autorizzati e al personale della scuola. Le modalità di utilizzo della sala polivalente, ambiente distinto dalla cucina, non subiranno variazioni.

Per tutte le altre finalità, che non sono né parrocchiali né scolastiche, verrà attrezzata e messa a norma come cucina parrocchiale l’attuale cucina adiacente alla canonica.

Primo incontro di presentazione e di formazione per volontari della cucina:
mercoledì 7 luglio ore 21.00 in sala polivalente.

 

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cmaNelle nostre comunità è attivo un centro di accoglienza per donne con bambini in emergenza abitativa. Il Centro ha assunto negli anni diverse configurazione e, allo sfilarsi di enti religiosi e diocesani, le nostre parrocchie hanno risposto con una crescente assunzione di responsabilità civile ed ecclesiale, della quale possiamo essere fieri, per poter dare continuità ai valori morali e cristiani che c’ispirano. La vicinanza ai deboli è sempre stata una caratteristica di Cristo: egli stesso si è fatto povero. I tempi sono maturi per un passaggio a una gestione totalmente par-rocchiale, cosa che avverrà con il mese di luglio.

Il Centro Mondo Amico si trova presso il quartiere Armistizio ma il suo servizio è rivolto al più ampio territorio dell’intera città. Il centro ospita donne con bambini in emergenza abitativa, ha 22 posti letto, una cucina comune, i servizi in parte comuni in parte nelle rispettive stanze, lavanderia, ed è dotato di sale comuni per le attività e i giochi degli ospiti, oltre che di un parco esterno.

Il valore aggiunto del Centro è che si trova all’interno del complesso parrocchiale della comunità cristiana di Mandria, pertanto le persone ospitate sono accolte e accompagnate da un tessuto sociale comunitario. Il Centro è gestito dai volontari e da personale della parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana.

Legale rappresentante è il parroco, poi vi è una persona assunta a part-time, una ventina di volontari e una famiglia che vive nel locale stesso in funzione di custode. La presenza dei volontari e del personale, oltre a garantire la funzione pratica di assolvere alla richiesta di un’abitazione, svolge la più importante azione di accoglienza e di relazione fiduciale con gli ospiti che abitano il Centro.

Nella struttura del CMA sono attivi un corso di lingua italiana per stranieri, il centro di ascolto, il negozio vintage, la raccolta di alimenti e la distribuzione di frutta e verdura. Queste ultime attività, oltre a coinvolgere direttamente gli ospiti della casa, toccano un’ampia fetta di persone in difficoltà sul territorio cittadino e vedono la collaborazione con molti altri enti e associazioni. Inoltre, il Centro Mondo Amico collabora con le scuole parrocchiali GV XXIII e Luigi Maran oltre che con le scuole del XII Istituito per l’inserimento dei bambini nella vita scolastica. Grazie a queste profonde relazioni nel quartiere, in più di qualche caso riesce a trovare anche delle collocazioni lavorative alle ospiti e non solo.

L’attività del Centro Mondo Amico è svolta in convenzione con i servizi sociali, ma è possibile stabilire anche contratti di affitto per esigenze specifiche e a lungo termine, oppure per persone che hanno un certo grado di autonomia economica.

Il Centro è attrezzato anche per l’accoglienza in emergenza, ad esempio nel tempo invernale.

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facilitatoreLa prima parte del sinodo è un’occasione unica di ascolto della base della Chiesa e del territorio. Le settimane scorse abbiamo presentato il “come”, quale sarà lo strumento che permetterà questo ascolto in uno spazio di dialogo che può essere parrocchiale o informale.
Ogni spazio di dialogo avrà come riferimento un coordinatore denominato facilitatore.
Il facilitatore potrà essere designato dal gruppo stesso op-pure verrà assegnato dalla parrocchia (nel caso in cui il gruppo non riuscisse a trovarlo); potrebbe presentarsi anche il caso di chi si offre per il ruolo di facilitatore senza avere ancora un gruppo di riferimento.
Il facilitatore sarà ovviamente formato a questo servizio; a tale proposito la diocesi sta preparando dei corsi di formazione specifici, per questo i nominativi dei facilitatori vanno segnalati entro il 31 agosto 2021.

Chi cerchiamo
Per il ruolo di facilitatore cerchiamo persone singole o coppie di sposi o fidanzati:

  • accoglienti e capaci di ascolto, in grado di far star bene gli altri e di coinvolgere in un dialogo generati-vo, di condurre il gruppo;
  • capaci di relazioni per invitare a partecipare agli spazi di dialogo;
  • corrette e imparziali nel dialogo, attente a non imporre le proprie idee.

Si relazioneranno con la segreteria del Sinodo per essere formate, ricevere il materiale di gestione degli spa-zi di dialogo e per la restituzione degli esiti del processo di ascolto.

La formazione
Per ricoprire il ruolo di facilitatore è necessario partecipare ad un corso di formazione organizzato dalla se-greteria del Sinodo. Ipotizziamo due o tre appuntamenti, in presenza e on-line:

  • per apprendere le modalità di conduzione degli spazi di dialogo;
  • per familiarizzare con i materiali in uso;
  • per imparare a favorire un dialogo libero, collettivo e kerygmatico, senza che istanze personali preval-gano sull’ascolto.

Una corretta e responsabile conduzione del gruppo di ascolto difenderà il diritto di parola di ciascuno e ga-rantirà l’efficacia del dialogo.

Per ogni informazione più precisa sono disponibile ad incontrarvi di persona.
Contattatemi a questi recapiti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 340 7223749
 
Sullo stesso tema:

Sinodo: Il Facilitatore
Sinodo: Spazi di Dialogo Spontanei
Sinodo: I gruppi di Dialogo Parrocchiali
Sinodo: Istruzioni

 
 
 
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sinodo1Il sinodo è un tempo prolungato di ascolto della base della Chiesa e del territorio in cui sono inserite le comunità (quindi anche dei non-praticanti, dei non-credenti, dei credenti di altre religioni); la Chiesa, quindi, si mette in ascolto di come si sentono gli uomini e le donne di oggi e di cosa vivono.

Personalmente credo sia un’occasione unica che ci viene offerta, oltre che un dono che ciascuno di voi può fare alla Chiesa e cioè dire quello che sentite e quello che pensate. Per questo desidero che questa occasione sia colta nella sua importanza anche da voi.

In questa prima fase si tratterà di formare dei gruppi-spazi di dialogo costituiti da 5 fino a 15 persone di età minima 16 anni; ogni spazio di dialogo avrà l’impegno di trovarsi da 3 a 5 volte nell’arco di tempo che va da novembre 2021 a febbraio 2022.

Durante questi incontri non si farà catechesi e non verrà proposta la fede, ma più delicatamente avremo la possibilità di riflettere e condividere quelle cose che danno senso alla nostra vita e quelle che, invece, si sono inceppate: alla Chiesa interessa ascoltare e capire cosa vivono gli uomini e le donne del nostro tempo.

Alcuni esempi di spazi di dialogo spontanei

  • il gruppo dei miei amici
  • il mio condominio
  • uno spazio di dialogo per ogni via
  • il gruppo del calcetto, della danza, dei runners
  • i membri della comunità LGBTQ+
  • il gruppo degli assistiti Caritas
  • i colleghi di lavoro
  • il gruppo della mia associazione (alpini, partito, Lions, cooperativa, AIL…)

Vorrei, quindi, invitarvi a prendere sul serio questa opportunità e attivarvi a costituire questi spazi di dialogo: sentitevi chiamati direttamente in causa perché non lo sto chiedendo ad altri ma proprio a voi.

Per ogni informazione più precisa sono disponibile ad incontrarvi di persona.
Contattatemi a questi recapiti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 340 7223749
 
 
Sullo stesso tema:

Sinodo: Il Facilitatore
Sinodo: Spazi di Dialogo Spontanei
Sinodo: I gruppi di Dialogo Parrocchiali
Sinodo: Istruzioni

 
 
 
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Per info contattare:
- per Voltabrusegana - Paola 333 8687583 
- per Mandria - Andrea 348 9964950

Modalità di ISCRIZIONE:

Compilare i moduli e inviare all'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. copie dei moduli + ricevuta di bonifico (utilizzare l'IBAN della parrocchia nella quale di desideri iscrivere il proprio figlio/a)

Modalità di pagamento:

- online tramite bonifico bancario (preferibile)

      Intestatario:  Parrocchia di San Martino vescovo in Voltabrusegana
      IBAN: IT64N0872812105000000026119
      Causale: Nome Cognome Grest settimana dal .... al ....

oppure

      Intestatario: Parrocchia della Natività della beata vergine Maria alla Mandria
      IBAN: IT08Y0872812105000000247333
      Causale: Nome Cognome Grest settimana dal .... al ....

- in contanti nei giorni antecedenti all'apertura del Grest ( data da destinarsi )

 Modulistica:

 

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benegenerabeneÈ da un po’ che desidero raccontare una piccola grande storia che ho vissuto di recente nella mia parrocchia, come volontaria della Caritas. È una delle tante belle esperienze che mi hanno riempito il cuore nei miei non pochi anni di servizio e sempre mi dispiace di non essere una brava narratrice per poter trasmettere an-che ad altri l’emozione che mi hanno donato.

Tra i sostenitori della nostra Caritas si è sempre distinta per generosità e discrezio-ne una vecchia coppia di coniugi che quest’anno, nel giro di pochi mesi ci ha la-sciato. Prima è morta la signora, poi lui. Alla morte dell’uomo è stata data lettura del testamento olografo, con il quale ha dato precise disposizioni su ogni più pic-colo dettaglio. Nemmeno in quest’occasione si è dimenticato delle persone aiuta-te dalla Caritas: il contenuto della sua casa è stato destinato tutto a loro!

Giusto nei giorni in cui venivo a conoscenza di queste disposizioni testamentarie, sono stata contattata da un amico di vecchia data. Ci siamo conosciuti nei miei primi anni di Caritas, quando accoglievamo anche i senza fissa dimora.

Oggi alle Caritas parrocchiali è affidato il compito di seguire le persone in difficoltà del proprio territorio e i senza fissa di-mora sono sostenuti dalla Caritas diocesana. Sono però persone che è facile incontrare lungo le nostre strade cittadine e così anche con questo signore abbiamo mantenuto i contatti e abbiamo continuato a raccontarci le nostre vite. Bene, in quei giorni mi ha contatto per darmi una grande notizia: dopo tanti anni di vita in strada il Comune gli aveva assegnato una casa tutta per lui; la sua gioia era grande, ma ora aveva bisogno di aiuto per poterla arredare.

Mi ha veramente dato una grande emozione poter esaudire contemporaneamente i desideri di due persone: da una parte il desiderio di donare gli oggetti di una vita che stava finendo, dall’altra il quello di ricevere il necessario per ini-ziare una vita nuova.

È una storia di incontri di belle persone. Non è stato facile organizzare un trasloco in tempo di Covid, ma tutti i volon-tari che si sono resi disponibili hanno partecipato con una generosità e una cura nel fare le cose fantastica. È proprio il caso di dire che il bene genera il bene!

Domenica 20 giugno, chiesa di Voltabrusegana: RACCOLTA ALIMENTI CARITAS
Questo mese avremmo bisogno in particolare
di shampoo, bagnoschiuma e prodotti per l’igiene della casa.

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sinodo1La fase di preparazione del Sinodo è un’opportunità unica per dare voce alla base delle comunità e del territorio in cui esse sono inserite.

Ci viene offerta la possibilità di costituire dei gruppi di dialogo che saranno di due tipi: parrocchiali e spontanei. Tra i gruppi parrocchiali invito i seguenti a costituirsi:

  • gruppo dei consigli per la gestione economica
  • gruppo dei catechisti
  • gruppo degli animatori del Grest
  • gruppo delle maestre e del personale delle scuole
  • gruppo dei genitori delle scuole
  • gruppi dei turnisti del bar
  • gruppi dei manutentori
  • gruppo degli accompagnatori dei genitori
  • gruppi dei musicisti e dei cori
  • gruppo delle signore delle pulizie chiese
  • gruppo dei comitati di gestione delle scuole
  • gruppo della redazione e social
  • gruppo degli adoratori
  • gruppo della visita-benedizione delle case
  • gruppi delle feste e sagre, festa della birra
  • gruppi dei volontari Caritas e Centro Mondo Amico

Ogni gruppo sarà formato da un minimo di 5 fino a un massimo di 15 persone (in caso di maggiori adesioni si possono costituire più gruppi). Per partecipare si devono aver compiuto i 16 anni.

Ogni gruppo farà dai 3 ai 5 incontri da ottobre a febbraio e dovrà identificare un coordinatore (sarà chiama-to facilitatore) che sarà preparato al suo compito tramite apposito corso di formazione. Per questo, i gruppi vanno costituiti e i facilitatori vanno indicati entro la fine di agosto.

 

Sullo stesso tema:

Sinodo: Il Facilitatore
Sinodo: Spazi di Dialogo Spontanei
Sinodo: I gruppi di Dialogo Parrocchiali
Sinodo: Istruzioni

 
 
 
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sinodo1Il vescovo Claudio lo scorso 16 maggio ha indetto il sinodo per la chiesa di Padova.
La preparazione al sinodo durerà un anno e consterà in una lunga e attenta fase di ascolto della comunità e delle persone. Questo momento di preparazione è un’opportunità per dare voce ad un maggior numero possibile di fedeli che abitano nel nostro territorio, anche oltre i confini della parrocchia.

Il primo passo da compiere è costituire dei gruppi di dialogo formati da un minimo di 5 persone a un massi-mo di 15. Ogni gruppo sarà coordinato e guidato da un facilitatore, una sorta di coordinatore.

I gruppi di dialogo posso essere di due tipi:

  • gruppi parrocchiali: catechisti, animatori del grest, ministri della comunione, accompagnatori dei genitori, turnisti del bar, signore che si occupano della pulizia della chiesa, adoratori, manutentori, maestre delle scuole, genitori delle scuole, Caritas, volontari CMA, gruppi sagre e festa della birra…
  • gruppi spontanei: amici, colleghi di lavoro, vicini di casa, ambiti d’interesse, affinità sentimentali, associazioni sportive, associazioni ed enti sul territorio, gruppi per via e/o quartiere…

I gruppi dovranno fare tre-cinque incontri nel periodo che va da ottobre a gennaio sui seguenti temi:

  • Che cosa si è inceppato nella mia vita? E nella realtà?
  • Che cosa dà gusto alla mia vita? Dove ritrovo armonia? Quando la realtà mi dona pace?
  • Qual è il nostro sogno per la Chiesa di Padova? Qual è il sogno di Dio?

I facilitatori o coordinatori del gruppo saranno preparati a questo compito.

Prendiamo questa come un’importante occasione di ascolto della base e delle persone
e invitiamoci a costituire il nostro gruppo di dialogo.
Facciamoci davvero promotori propositivi di questo tempo di ascolto.

 

Sullo stesso tema:

Sinodo: Il Facilitatore
Sinodo: Spazi di Dialogo Spontanei
Sinodo: I gruppi di Dialogo Parrocchiali
Sinodo: Istruzioni

 
 
 
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